Il Flauto Nel Bosco by Grazia Deledda

Il Flauto Nel Bosco by Grazia Deledda

autore:Grazia Deledda [Deledda, Grazia]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Literary Collections, Ancient & Classical
ISBN: 9781477669136
Google: 6RA2MAEACAAJ
editore: Createspace Independent Pub
pubblicato: 2012-06-16T12:50:02+00:00


- E l’altro?

Un’ombra appannò la lucida serenità del suo viso di lacca: un’ombra di sdegno più che di dolore, come se dentro ella protestasse contro quest’altro non preveduto inganno del destino.

- È morto in guerra.

E forse per far tacere le voci interne e le parole di inutile conforto che le si potevano porgere, riprese subito:

- È morto da valoroso, e il Duca stesso lo afferma in una lettera che mi scrisse personalmente. Lei, dice, può sentirsi orgogliosa di essergli madre. E

orgogliosa mi sento; ma oramai non mi resta che di andarmene anch’io: ci rivedremo tutti nell’altro mondo, e questo è un calcolo che non falla. Solo, voglio morire tranquilla, in casa mia, nel mio letto. Non mi verrà certo un accidente per strada perché non esco mai. Mi dispiacerebbe solo se avessi una lunga infermità perché non voglio nessuno intorno a me: eppoi il mio letto è troppo grande e sarebbe difficile, a chi mi assisterebbe, di voltarmi e rivoltarmi. Ma ho pensato di dividerlo, il letto, che è fatto di due gemelli: mi dispiace, perché ci dormo da sessant’anni, ma in un altro non voglio morire: mi metterò dalla parte dov’è morto mio marito. Anzi, adesso che ci penso, voglio farla presto, questa faccenda.

E infatti lo stesso giorno si sentì nelle camere abitate da lei un andirivieni rumoroso, un cigolìo di mobili smossi e di rotelle sul pavimento: ella faceva tutto da sé, e sul tardi fu veduta anche a lavorare col contadino fra le piante cariche di frutti del suo bel podere: ed era serena e rossa come se nulla più oramai la preoccupasse per l’avvenire.

Eppure nei giorni seguenti si turbò vivamente nel sentirsi male: anche perché era un male strano, uno sconvolgimento di viscere, una voglia continua di vomitare come nelle donne al principio della gravidanza.

Fece chiamare il dottore: e il dottore dichiarò che si trattava di un’ernia buscata nello sforzo di smuovere il letto. Era una cosa da nulla, ma bisognava fare l’operazione per evitare gravi conseguenze.

- Facciamo l’operazione - ella disse rassicurata: ma di nuovo si turbò quando il dottore rispose che bisognava farla in una clinica.

33

- Non morrà, stia tranquilla; se vuol campare a lungo e morire nel suo letto si decida subito: è cosa da nulla, creda a me.

A chi credere se non a lui? Era un medico di sua fiducia e si offrì di accompagnarla e raccomandarla al celebre chirurgo che doveva operarla.

Ella si decise subito: consegnò a noi le chiavi della casa, il podere al contadino.

- Vado tranquilla perché ho preveduto tutto. Arrivederci.

Morì il giorno dopo in una clinica di Bologna, in seguito all’operazione.

GIUSTIZIA DIVINA

- A questo fatto straordinario ho proprio assistito io - raccontò un vecchio a noi donne sedute all’ombra della capanna da bagno e ad una raggiera di ragazzi e giovani seminudi sdraiati intorno, pancia a terra, col corpo nel sole e la testa nell’ombra. - Da giovane mi divertivo ad assistere ai dibattimenti nella Corte d’assise.

Non c’è luogo al mondo dove la vita si conosca meglio, in tutta la sua miseria e la sua passione e, a volte, anche nella sua grandiosità.



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